Innanzitutto i soldi che affidiamo alla banca vengono investiti in maniera professionale, anche grazie all'accuratezza dei controlli esercitati dalle autorità di vigilanza.

Inoltre possiamo attuare una diversificazione dei rischi, in quanto ogni fondo investe in un ampio numero di titoli, e possiamo scegliere, in base alle nostre preferenze, il comparto di appartenenza (obbligazioni, azioni, ecc).

Infine la caratteristica principale, che distingue i fondi dalle altre forme di investimento, sono le basse soglie di ingresso, che, associate all'elevata liquidità, rendono questo strumento adatto per ogni tipo di risparmiatore.

Se intendiamo investire in un fondo comune, dobbiamo sottoscrivere una quota del suo capitale, con un versamento in un'unica soluzione o adottando un piano di accumulo (Pac).
Nel primo caso, entriamo nel fondo con la cifra che riteniamo più opportuna in quel momento (esistono degli importi minimi), firmiamo il contratto e l'operazione si chiude nei termini previsti dal prospetto e dal regolamento.
Nel secondo caso, entriamo nel fondo con una cifra piuttosto bassa, impegnandoci a effettuare ulteriori versamenti per un certo periodo di tempo, in funzione del nostro programma di accumulo. Possiamo in questo modo effettuare l'investimento anche partendo da piccole cifre (a volte, addirittura da L. 100.000).

Un investimento in un fondo comune non ha una durata predefinita perché possiamo richiedere il rimborso del capitale in qualsiasi momento.

Il prezzo di una quota di un fondo comune è dato, al momento della sottoscrizione, dall'importo versato una volta detratte le commissioni da pagare alla banca.

I fondi comuni di investimento possono essere classificati in base a diversi criteri.

In base al tipo di investimento si possono distinguere:
Fondi azionari;
Fondi obbligazionari e monetari;
Fondi bilanciati (che rappresentano un mix dei primi due).

In base alla struttura organizzativa:
Fondi chiusi: nei quali il numero di quote è fisso e solitamente si può chiedere il rimborso solo dopo un certo periodo;
Fondi aperti: in questo caso è sempre possibile la sottoscrizione di nuove quote e ogni partecipante ha il diritto di chiedere il rimborso.

In base alla diversificazione del portafoglio:
Fondi diversificati: investono in titoli emessi in Paesi diversi e/o da società operanti in settori economici diversi;
Fondi specializzati: investono in titoli di un solo Paese, di una sola area geografica o di un solo settore economico.

In base alla modalità di distribuzione degli utili conseguiti:
Fondi ad accumulazione: sono fondi in cui gli interessi, i dividendi o i capital gain realizzati non sono distribuiti ma vengono reinvestiti e incrementano il valore delle quote in circolazione;
Fondi a distribuzione: sono fondi che distribuiscono periodicamente, in modo totale o parziale, gli utili ottenuti con la gestione dei titoli.

Solitamente viene anche prevista la possibilità di modificare la composizione del proprio portafoglio, spostandosi da un tipo di fondo all'altro (switch).