RAPPORTO I&B GROUP CONFINDUSTRIA
1. Il progetto valori imprenditoriali
2. Gli obiettivi
3. Le strategie
4. Il protocollo d'offerta dei servizi consulenziali
5. La soluzione informatica: la rete internet
Rapporto I&B Confindustria |
Di seguito puoi visionare i contenuti del rapporto conclusivo del gruppo di lavoro Confindustria, Banche Partecipanti e I&B Group, finalizzato allo studio dei servizi consulenziali dedicati allofferta di corporate finance.
Le riunioni del gruppo di lavoro si tennero nel 1998, coinvolgendo i rappresentanti del comitato direttivo Giovani Imprenditori di Confindustria, dieci istituti bancari e I&B Group.
Sulle conclusioni di questo lavoro, chiamato progetto valori imprenditoriali e sulle basi di un lavoro analogo svolto in quegli anni sullarea dei servizi assicurativi per conto di un committente privato, Ras Riunione Adriatica di Sicurtà (Società del gruppo Allianz), nacquero in I&B Group i gruppi di ricerca e di sviluppo di Cofipo Corporate Finance Portal.
Nota bene: Per facilitare la lettura e la comprensione del rapporto, il testo è stato dove possibile aggiornato sui nuovi termini internet, ma nella sua lettura è opportuno considerare come nel 1998 la terminologia internet non fosse così ricca come adesso.
Di seguito riportiamo il testo conclusivo della ricerca Valori Imprenditoriali.
(Se desideri scaricarne il rapporto in formato Pdf clicca qui Rapporto Confindustria)
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1. IL PROGETTO VALORI IMPRENDITORIALI
Sintesi
Il progetto Valori Imprenditoriali è stato avviato in un gruppo di studio coordinato da I&B Group, composto da relatori rappresentanti le Banche aderenti e da controrelatori rappresentanti il Consiglio Centrale Giovani Imprenditori Confindustria.
Al gruppo di lavoro in Confindustria hanno partecipato le seguenti banche:
Credito Italiano
attualmente facente parte del Gruppo UniCredito Italiano
Banco Ambrosiano Veneto
attualmente facente parte del Gruppo Banca Intesa
Banca di Roma
attualmente facente parte del Gruppo Banca di Roma
Banca Nazionale del Lavoro
attualmente facente parte del Gruppo Banca Nazionale del Lavoro
Banca Credito Agrario Bresciano
attualmente facente parte del Gruppo Banca Lombarda
Banca Popolare di Milano
attualmente facente parte del Gruppo Banca Popolare di Milano
Banca Nazionale dellAgricoltura
attualmente facente parte del Gruppo Banca Antonveneta
Cassa di Risparmio di Firenze
attualmente facente parte del Gruppo Cassa di Risparmio di Firenze
Credito Industriale Sardo
attualmente facente parte del Gruppo Banca Intesa
Federazione delle Banche di credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia
facente parte della Confederazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo
Le finalità del progetto, prettamente istituzionali, aperte alla condivisione di ogni banca o istituzione finanziaria, sono state lo studio dei servizi consulenziali dedicati al corporate finance che possano costituire un valido modello di riferimento per lo sviluppo dellItalia e dellEuropa e offrire un ulteriore stimolo individuale e collettivo al miglioramento dei processi di relazione con i mercati dimpresa.
Obiettivo del progetto Valori Imprenditoriali è stato formalizzare un protocollo di erogazione di servizi consulenziali in ambito corporate finance rivolti a nuove, piccole, medie e grandi imprese su tutto il territorio nazionale.
Il metodo adottato è stato un costante bench-marking dello stato dellofferta in Italia, in Europa, in America e nel mondo.
Lapplicazione finale suggerita è stata la creazione di un sistema informativo di rete internet (portale), liberamente personalizzabile e pianificabile commercialmente dalle istituzioni finanziarie aderenti, nella convinzione che la competizione fra gli intermediari sia condizione irrinunciabile per lefficienza di ogni mercato.
Gli scenari
Il target nuove, piccole e medie imprese rappresenta una quota importante della presenza produttiva del nostro Paese. Su 3.300.000 imprese, ben 3.227.000 hanno meno di 20 addetti e 51.000 hanno tra 20 e 49 addetti. (22.000 oltre 50 addetti). Ogni anno sorgono e chiudono oltre 300.000 imprese. Gli scenari futuri prevedono un ulteriore aumento della dinamica di nuove e piccole imprese a seguito del processo di progressiva liberalizzazione in atto nel settore commerciale e alla sempre maggiore diffusione del canale franchising.
Sul mercato italiano lofferta bancaria di servizi consulenziali rivolti al target appare notevolmente inferiore a quella presente sui mercati europei e americani più evoluti.
In particolare nel corso delle riunioni del comitato di lavoro sono emerse alcune debolezze strutturali significative rispetto allofferta dei bench-marks di riferimento estratti dai sistemi informativi di intelligenza competitiva di I&B Group.
Insufficienza del solo approccio associativo/convenzione nel relazionare con un target caratterizzato da bisogni differenziati;
Insufficienza dellapproccio orientato alla sola erogazione del prodotto finanziario a un target per definizione condizionato da problematiche globali, commerciali e finanziarie, strategiche e operative;
Insufficienza del know-how e del processo formativo del personale di contatto a trattare funzioni di supporto e non di solo controllo creditizio;
Insufficienza degli strumenti di rilevazione e identificazione dei bisogni della clientela basati sul tradizionale approccio dimensionale e settoriale.
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2. GLI OBIETTIVI.
Il vettore dei primi tre obiettivi competitivi conseguibili nellerogare in rete servizi di elevato standard consulenziale è facilmente identificabile:
Attrazione di una clientela che per le sue caratteristiche presenta un alto potenziale di sviluppo quantitativo e qualitativo;
Acquisizione del ruolo di partner finanziario privilegiato in ottica competitiva
Fidelizzazione della rete estesa di relazioni dellimpresa (dipendenti, fornitori, economia locale).
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3. LE STRATEGIE.
Le raccomandazioni emerse in tema di strategie di offerta dei servizi consulenziali in rete sono:
Predisposizione di strumenti informativi e informatici dedicati, internet/intranet, per lerogazione seriale di servizi consulenziali ad alta gamma altrimenti non personalizzabili a condizioni economiche;
Orientamento allautosegmentazione del mercato dei sistemi informativi per la classificazione del target (concetto di gruppo di società, distinzione del grado di competenza del target indipendentemente dalla dimensione,
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Attivazione di un reticolo di partnership per lerogazione di servizi consulenziali collaterali a basso costo in outsourcing e per lerogazione di benefits accessori (es. software e hardware a condizioni di acquisto agevolato per le nuove imprese);
Esplicitazione di benefits e agevolazioni formali al target diretti ad aumentare il tasso di conoscenza e quindi di sfruttamento di servizi consulenziali sofisticati e a più alto valore aggiunto (es. servizi avanzati per lexport, servizi di finanza straordinaria, ...);
Valutazione economica del valore reale della consulenza prestata;
Integrazione costante con lofferta di servizi di training;
Integrazione costante con i servizi target collegati: professional, no-profit, franchising,
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4. IL PROTOCOLLO DOFFERTA DEI SERVIZI CONSULENZIALI.
Di seguito elenchiamo le aree a maggior valore consulenziale isolate dai Gruppi di Lavoro.
Punto Nuove Imprese (Start up Point): punto informativo in ogni filiale ove acquisire informazioni sui servizi finanziari e assicurativi dedicati ai potenziali e nuovi imprenditori.
Consulente Nuove Imprese (Start up Adviser): presenza di personale comunque formato allanalisi dei bisogni primari di una nuova impresa e al riconoscimento dei valori imprenditoriali.
Test dimprenditorialità (Entrepreneur Test): disponibilità in rete di erogazione e valutazione di test di sviluppo e auto valutazione delle proprie propensioni imprenditoriali.
Guida Nuova Impresa (Finance & Regulations News): informazione di pronto intervento sulle pratiche legislative, fiscali, e finanziarie.
Formazione Nuova Impresa (Start up Plan): disponibilità di supporti didattici e formativi sulla formalizzazione di un piano di start up.
Informazione marketing (Start up Opportunity Profiles): analisi di settore dettagliate sui criteri critici di successo delle nuove iniziative imprenditoriali, dallandamento mercato alla competizione, dalle nuove opportunità, ai costi di start-up, ecc.
Network Nuova Impresa (Start up Network): contatti, modelli di relazioni e facilitazioni daccesso ai servizi degli enti di sviluppo nuove imprese, BIC, Camere di Commercio, Aziende speciali di formazione, Società per lImprenditoria Giovanile, Università,
Nuovi Franchising (Franchising Start up): informativa e servizi dedicati agli affiliati allinizio della loro attività.
Agevolazioni Nuova Impresa (Start up Benefits): agevolazioni rappresentative di un trattamento privilegiato in termini di servizio bancario a tutte le nuove imprese costituite, dalle prime 1000 operazioni gratuite alle commissioni di servizio ridotte per tutto il primo anno.
Servizi per le Professioni Liberali (Professions Unit): servizi di ricerca partner, servizi finanziari personalizzati, guide allo sviluppo dellattività, analisi di settore.
Servizi per il settore No-profit (Charities Unit): guide informative, attività di formazione e di consulenza legale e fiscale, studi di settore, tassi, condizioni e trattamenti privilegiati.
Servizi per il settore del Franchising (Franchise Unit): seminari, video e audiocassette, guide informative, incontri, presenza alle principali manifestazioni di settore, introductory service (possibilità per i franchisors di presentare alla banca potenziali franchisees al fine di far loro ottenere condizioni agevolate), data base su franchisors e franchisees.
Servizi per i settori ad alta innovazione/alto tasso di crescita (Innovation and Growth Unit): servizi di finanziamento e di corporate banking personalizzati, servizi di consulenza (marchi e brevetti, accordi di licenza, trasferimento della tecnologia) servizi di valutazione della fattibilità tecnica e commerciale e sul futuro potenziale di sviluppo dellimpresa, attività di relazione con Business Angels (individui e imprese private interessati a investire e/o a trasferire competenze gestionali, tecniche, commerciali o finanziarie, in tali aziende).
Relationship Management: presenza nelle filiali di personale formato allanalisi dei bisogni consulenziali e finanziari della piccola impresa.
Servizi di Asset Finance: servizi per il noleggio operativo e la gestione della flotta aziendale, supporto ai servizi logistici, finanziamento e manutenzione sistemi hardware e software.
Servizi di Corporate Banking Elementari (Corporate Banking Services): sistemi informativi e formativi per i servizi base, incasso e pagamenti, prestiti, servizi finanziari, sconto fatture,
Servizi Ausiliari (Ancillary Service): sistemi informativi e formativi per i servizi ausiliari, carte di debito/credito, leasing, factoring, accrediti stipendio, servizi per il personale, banca telefonica.
Servizi Estero (International Trade Services): sistemi informativi e formativi dedicati allintroduzione allestero di nuove imprese con vocazione e mercato internazionale.
Servizi di Corporate Banking Avanzati (Advanced Corporate Banking Services): sistemi informativi e formativi dedicati a operazioni di finanza straordinaria (accesso in borsa, ricerca soci, Mbo / Lbo, M&A.), cash management, asset management.
Servizi di asset management, gestione tesoreria e equilibrio finanziario
Servizi di risk management e corporate insurance.
Servizi di Assicurazione verso il personale e il network dellimpresa.
Servizi di convenzionamento dipendenti e personali, agevolazioni, prestiti e mutui immobiliari.
Servizi di gestione del risparmio rivolti ai dipendenti.
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5. LA SOLUZIONE INFORMATICA: LA RETE INTERNET.
La prima e la più importante delle raccomandazioni emerse negli incontri dei Gruppi di Lavoro ritiene necessaria la predisposizione di un sistema (portale) informativo dedicato allerogazione seriale di servizi consulenziali ad alta gamma, altrimenti non personalizzabili a condizioni economiche.
A tal fine il progetto raccomandato deve prevedere la realizzazione di un sito internet che contenga:
un sistema informativo,
basato su uninterfaccia amichevole,
che permetta di contenere, aggiornare e veicolare,
le informazioni consulenziali,
necessarie al supporto dei servizi di corporate finance,
rivolti a nuove, piccole e medie imprese,
censiti nel protocollo dofferta.
Il linguaggio software di base raccomandato è lo standard su Internet per la trasmissione di informazioni documentarie, lHtml.
Il progetto operativo deve prevedere politiche di diffusione multicanale del sistema informativo, con distribuzione diretta agli aderenti Confindustria, in bundling con forniture hardware, in versione personalizzata da parte delle banche aderenti, etc.
Milano, giugno 1998
© 2000 Cofipo.
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